Edificio di manzoniana memoria fu realizzato tra il 1881 e il 1887 dall’ingegnere Ferdinando Luraschi su una porzione dell’area occupata dall’antico Lazzaretto. Con i suoi sei piani il palazzo infranse la “servitù del Resegone”, norma che vietava costruzioni più alte di tre piani nel settore nord della città per garantire la vista delle Prealpi e del Resegone dai bastioni. A ricordare il legame del luogo con “I promessi sposi”, furono collocati nel cortile dodici tondi scolpiti raffiguranti i personaggi del romanzo e quattro colonne provenienti dal Lazzaretto.