La casa sorge in una delle zone più densamente popolate della città di inizio Ottocento. Alessandro Manzoni la scelse per abitarvi nel 1814, per sua la collocazione centrale, per l’ampiezza e per la presenza del giardino. Negli anni del Romanticismo, davanti al caminetto dello studio, lo scrittore si intratteneva, fra gli altri, con Carlo Porta, Tommaso Grossi, Ermes Visconti. Qui ricevette la visita di Balzac, di Garibaldi e di Verdi. Manzoni visse in questa casa fino alla morte, avvenuta nel 1873. Vi si conservano ancora i suoi libri; la sua opera è approfondita e divulgata dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani, che svolge anche un’intensa attività editoriale.